FAILLO
L’atleta guerriero che salvò Atene
Le sue gesta, animate da coraggio e forte sentimento patriottico, lo hanno consegnato alla Storia come il primo eroe d’Occidente. Faillo di Kroton, vissuto al tempo del massimo splendore della Magna Graecia, residente ad Atene, è stato uno dei personaggi chiave nell’eterno scontro di civiltà tra Oriente e Occidente, l’uomo che ha salvato Atene dai Persiani. Tra i migliori atleti dell’età classica, uno dei rappresentanti dell’eccellenza atletica crotoniate (Mid/Milone di Kroton – Mid/Scuola di atletica crotoniate), vinse più volte ai giochi di Delfi, grande talento nel salto in lungo e nel lancio del disco. Già osannato per l’abilità atletica, conquistò il cuore dei Greci, intervenendo contro la più grande minaccia che rischiava di cancellare per sempre l’Ellade. Fu l’unico ad accogliere la richiesta d’aiuto di Atene, dopo essere stata atrocemente rasa al suolo e Sparta lanciata oltre confine per fronteggiare l’ultima resistenza alla pressione persiana. Armò con proprie finanze una nave trireme equipaggiandola dei cittadini atleti crotoniati che abitavano, come lui, in Grecia e partì alla volta di Salamina per andare a sostenere le forze navali, capitanate da Euribiade e Temistocle che lì si erano ritirate. La celebre battaglia avvenne il 23 settembre del 480 a.C. Erodoto nel VII libro delle Storie testimonia il patriottismo di Faillo: "Dei popoli che vivono fuori da questi limiti, gli unici ad aiutare la Grecia in pericolo furono i crotoniati, con una nave comandata da Faillo, tre volte vincitore ai giuochi pitici. I crotoniati sono di stirpe achea”. L’intervento di Faillo portò la Grecia alla vittoria e ciò lo rende il primo vero patriota della storia. In suo onore eressero una statua a Delfi nel recinto sacro di Apollo. La riconoscenza dei greci si estese ben oltre, come dimostrato dal tripode ex voto di un non ateniese, Faillo, rinvenuto nel 1889 sull’acropoli di Atene, donario offerto in seguito al saccheggio dei persiani e considerato un reperto unico, di eccezionale valore. Solo chi aveva, infatti, lo status e un’identità greca poteva compiere questo tipo di gesto. L’ex voto rappresenta un caso straordinario di concessione data a Faillo dai Greci in segno di immensa riconoscenza. Le gesta di Faillo ispirarono anche Alessandro Magno che, come racconta Plutarco, in onore dell’eroe crotoniate e per gli ideali che rappresentava inviò a Crotone parte del bottino conquistato all’indomani della decisiva sconfitta dei Persiani a Gaugamela. Faillo è stato anche uno dei pochissimi atleti antichi giunti fino a noi raffigurati in vasi. Il prezioso reperto è un’anfora a figure rosse dove spicca la figura dell’eroe dipinta da uno dei pittori più famosi dell’epoca, Euthymides.