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GIOVANNI LEONARDO DI BONA

Il primo campione mondiale di scacchi

È calabrese il personaggio che è stato al centro della scena internazionale degli scacchi nel periodo di massimo fermento di questo gioco, nel ‘500. Dotato di un’abilità sovraumana, capace di sconfiggere i più grandi avversari della sua epoca, protagonista di una delle vittorie più clamorose della storia degli scacchi, Leonardo Giovanni di Bona è stato il primo campione mondiale e considerato per secoli il migliore di tutti i tempi. Cutro ha dato i natali ad una vera legenda raccontata in tutti i trattati storici europei dedicati al tema. Talentuoso sin dalla giovane età, da cui l’appellativo il Puttino, Leonardo riuscì a conquistare la capitale degli scacchi più importante del suo tempo, la piazza ambita da ogni giocatore del globo, Madrid. Vinse alla corte di Filippo II di Spagna nel 1572 e fu incoronato dallo stesso come “Campione di scacchi d’Europa e del Nuovo Mondo”. Dimostrò di essere lo scacchista più bravo in assoluto battendo alla presenza del re il suo confessore monsignor Ruy Lopez vescovo di Segura, l’esponente degli scacchi all’epoca più temuto e autore di uno dei primi libri scientifici sugli scacchi “Libro de la invención liberal y arte del juego de Axedrez”.

 

L’impresa fu memorabile anche per il rifiuto da parte del Puttino della grossa ricompensa messa in palio dal sovrano di Spagna di 1000 scudi, una salamandra d’oro ornata di pietre preziose e una pelliccia di zibellino, in cambio della proclamazione di Cutro come città e dell’esenzione per un periodo di venti anni dalle tasse per tutti gli abitanti. La vittoria di Madrid divenne una delle immagini più celebri della cultura scacchista, grazie al pittore Luigi Mussini che ritrasse l’incredibile partita. Una riproduzione fotografica del quadro, proprio per la celebrità del personaggio e dell’episodio immortalato, venne portata all’esposizione universale di Monaco nel 1883. L’epopea di Leonardo di Bona ispirò la fortunata biografia con il titolo “Il Puttino altramente detto Il Cavaliero Errante”, scritta da Domenico Salvio e stampata a Napoli nel 1634. Lo scacchista cutrese è un vero e proprio mito di Calabria. Durante la sua vita vivace e avventurosa riuscì persino a sconfiggere il Rais che guidò l’attacco corsaro sulla costa crotonese, ingraziandoselo e ottenendo la liberazione del fratello fatto prigioniero dai suoi uomini e per giunta sottraendogli ulteriori 200 scudi.

GIOVANNI LEONARDO DI BONA
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